Thursday, December 16, 2004
Barbara D'Urso denuncia Mtv "Passo per prostituta"
Non ha gradito, Barbara D'Urso, le battute messe in bocca dagli autori di "Mtv Pets Show" ai pupazzi animati della trasmissione. "Devo fare una telefonata importante a Barbara" ha detto uno qualche puntata fa. "Voglio chiederle cosa mi fa per 50 euro...". Udita la gag, la conduttrice ha fatto partire una querela nei confronti di autori ed emittente, perché quei peluche "hanno posto in essere condotte lesive per la sua reputazione e il suo prestigio".
Ultimamente la D'Urso è più in Tribunale che in studio. Dopo la denuncia di alcuni giorni fa per diffamazione contro Alessandro Cecchi Paone che nel corso della trasmissione di Mtv Pets Show l'aveva definita "vacca", la presentatrice ha depositato negli uffici romani di piazzale Clodio, tramite il suo avvocato Paolo Colosimo, una nuova querela nei confronti degli autori del programma e dei responsabili dell'emittente. Il fattaccio risale alla puntata del 7 dicembre scorso quando uno dei muppet ha raccontato detto "di aver vinto alla lotteria e di avere in mano un biglietto per 7 miliardi...". "Prima di ogni altra cosa devo fare una telefonata importante a una persona, a Barbara d'Urso" sbotta però, azzittendo gli altri. Allora gli amici: "Cosa vuoi da lei?" E Jb risponde: "Voglio chiederle cosa mi fa per 50 euro". Ma la scenetta continua e un secondo pupazzo replica "Con la D'Urso? Roba da pervertiti".
Una satira un po' pesante, che la signora ha letto come un riferimento a una prestazione sessuale. "Non è assolutamente accettabile questo tipo di satira" fa sapere la D'Urso. "La professione di conduttrice televisiva e attrice, non può consentire ad alcuno di trattarla in questi termini". Neanche a un peluche!
La D'Urso lamenta che gli autori di Pets Show si siano riferiti a lei come a una prostituta, senza che lei stessa abbia mai recitato alcuna parte che "la possa in qualche modo avvicinare al ruolo". "Fornire prestazioni sessuali per 50 euro ed essere definiti dei pervertiti", prosegue l'atto di querela "non è cosa che lascia indifferenti e sereni. Gli autori del programma hanno oltrepassato i limiti del lecito, oltre che della decenza, offendendo gravemente la reputazione della D'Urso con le inaudite ingiurie".
Oltre al risarcimento e alle scuse, la presentatrice ha chiesto alla magistratura di sequestrare la registrazione.
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