Thursday, December 16, 2004
Barbara D'Urso denuncia Mtv "Passo per prostituta"
Non ha gradito, Barbara D'Urso, le battute messe in bocca dagli autori di "Mtv Pets Show" ai pupazzi animati della trasmissione. "Devo fare una telefonata importante a Barbara" ha detto uno qualche puntata fa. "Voglio chiederle cosa mi fa per 50 euro...". Udita la gag, la conduttrice ha fatto partire una querela nei confronti di autori ed emittente, perché quei peluche "hanno posto in essere condotte lesive per la sua reputazione e il suo prestigio".
Ultimamente la D'Urso è più in Tribunale che in studio. Dopo la denuncia di alcuni giorni fa per diffamazione contro Alessandro Cecchi Paone che nel corso della trasmissione di Mtv Pets Show l'aveva definita "vacca", la presentatrice ha depositato negli uffici romani di piazzale Clodio, tramite il suo avvocato Paolo Colosimo, una nuova querela nei confronti degli autori del programma e dei responsabili dell'emittente. Il fattaccio risale alla puntata del 7 dicembre scorso quando uno dei muppet ha raccontato detto "di aver vinto alla lotteria e di avere in mano un biglietto per 7 miliardi...". "Prima di ogni altra cosa devo fare una telefonata importante a una persona, a Barbara d'Urso" sbotta però, azzittendo gli altri. Allora gli amici: "Cosa vuoi da lei?" E Jb risponde: "Voglio chiederle cosa mi fa per 50 euro". Ma la scenetta continua e un secondo pupazzo replica "Con la D'Urso? Roba da pervertiti".
Una satira un po' pesante, che la signora ha letto come un riferimento a una prestazione sessuale. "Non è assolutamente accettabile questo tipo di satira" fa sapere la D'Urso. "La professione di conduttrice televisiva e attrice, non può consentire ad alcuno di trattarla in questi termini". Neanche a un peluche!
La D'Urso lamenta che gli autori di Pets Show si siano riferiti a lei come a una prostituta, senza che lei stessa abbia mai recitato alcuna parte che "la possa in qualche modo avvicinare al ruolo". "Fornire prestazioni sessuali per 50 euro ed essere definiti dei pervertiti", prosegue l'atto di querela "non è cosa che lascia indifferenti e sereni. Gli autori del programma hanno oltrepassato i limiti del lecito, oltre che della decenza, offendendo gravemente la reputazione della D'Urso con le inaudite ingiurie".
Oltre al risarcimento e alle scuse, la presentatrice ha chiesto alla magistratura di sequestrare la registrazione.
Wednesday, December 15, 2004
Senza libretto, fermato Babbo Natale
Tempi duri per Babbo Natale. Altro che scorazzate sulla slitta trascinato dalle renne. Manca la neve e il nonnetto che elargisce doni a tutti deve ricorrere al treno, ma se si dimentica patente e libretto sono guai. E' proprio quello che è capitato al Babbo Natale di Lazzate, nel Milanese. Fermato dai vigili e "beccato" senza libretto di circolazione Papà Natale è stato costretto a spegnere il motore del suo trenino ed è rimasto a piedi.
Da tre anni nel comune del Milanese, Babbo Natale è solito girare per le vie del paese a bordo di un vecchio trenino, dove fa salire a bordo tanti bambini. Quest’anno però, il mezzo carico di doni e bimbetti è stato fermato in mezzo al traffico da un carabiniere solerte che ha pretesto patente e libretto dal nonnino con la barba bianca. Per la patente nessun problema: Babbo Natale si è adeguato ai tempi moderni e ha brillantemente superato l’esame di guida. Ma è sul libretto di circolazione che sono sorti problemi. Già perché il vecchietto non ha pensato di dotare il suo trenino dell’omologazione e davanti all’ufficiale non ha potuto fare altro che spegnere il motore.
Babbo Natale, che ha rischiato pure di vedersi appioppata una multa salata, non è stato zitto ed è corso in caserma a reclamare il suo diritto al trenino natalizio. Ma non c’è stato nulla da fare. Il locomotore senza l’omologazione non si muove. E a Lazzate montano le proteste degli abitanti: “Mancherà anche il libretto, ma quel trenino era un divertimento per i nostri figli” dice una mamma al Corriere della Sera. Ora toccherà al sindaco leghista, Cesarino Monti, risolvere l’inghippo per far ripartire Babbo Natale.
Monday, December 13, 2004
Vandalo prende a pugni e sfregia le statue di Beckham e Victoria
LONDRA - Non c'è pace per David Beckham e la moglie Victoria, la coppia più chiacchierata e in vista del Regno Unito. Stavolta, ad avere la peggio sono state le loro due statue di cera, nel museo Madame Tussauds. Un vandalo ieri ha gravemente danneggiato le sculture del presepe in cui i due rappresentavano San Giuseppe e la Vergine Maria.
Secondo il tabloid londinese The Sun, un ragazzo di circa vent'anni ha ripetutamente preso a pugni i volti delle statue, e poi è riuscito a dileguarsi. "Le statue sono state tolte e il presepe è stato chiuso", ha ammesso una portavoce del Museo.
La Natività aveva suscitato non poche polemiche: il primate della chiesa cattolica in Inghilterra e Galles, Cormac Murphy-O'Connor, aveva detto che il presepe era "irrispettoso" non solo dei cristiani, ma del patrimonio culturale dell'intera Gran Bretagna.
I protagonisti erano stati scelti da trecento persone che avevano visitato il museo nel mese di ottobre. Il risultato era stato effettivamente pittoresco: la pop-star Kylie Minogue nel ruolo di un angelo, Tony Blair, il Duca di Edimburgo e Bush nel ruolo dei tre re magi, gli attori Samuel L. Jackson, Hugh Grant e Graham Norton nel ruolo dei pastori.
Russia: scoperta conduttura per contrabbandare vodka
Friday, December 10, 2004
Babbo Natale maniaco aggredisce bimba-elfo
Thursday, December 09, 2004
Beckham e Posh in presepe di cera
Al Madame Tussaud come Giuseppe e Maria
I coniugi Beckham vestono i panni, per una volta poveri, di Giuseppe e Maria nel presepe allestito nel museo delle cere di Madame Tussaud, a Londra. Il calciatore e la moglie non sono gli unici vip ad essere stati trasformati in statuine. Con loro, nei panni dei re magi, anche il presidente George Bush, il premier Tony Blair e il principe Filippo di Edimburgo. Proteste dal Vaticano e dal clero inglese: "Se non è blasfemo, è almeno di cattivo gusto".
Esponenti di spicco del mondo cattolico e anglicano si sono uniti in maniera compatta nel condannare il presepe allestito da Madame Tussaud. Il Vaticano non l'ha presa affatto bene. "Non si possono usare personalità contemporanee come personaggi della natività', ha dichiarato una fonte interna. Anche perché nel presepe di cera non ci sono solo questi bizzarri Giuseppe e Maria, ma vip del cinema e della canzone. A fare i pastorelli sono ad esempio Samuel Jackson, Hugh Grant ed il comico britannico Graham Norton. Mentre nelle candide vesti dell'Arcangelo Gabriele c'è Kylie Minogue, alata per l'occasione.
Nel Regno l'idea non è piaciuta e accanto a chi reagisce in modo rassegnato - "reinterpretare la natività in maniera diversa in diverse generazioni è una tradizione, certo che forse questo e' un po' troppo" ha detto un portavoce dell'arcivescovo di Canterbury - c'è anche chi si è indignato. "E' un altro segno di come la gente sfrutta il messaggio cristiano senza capirne il contenuto" hanno sbottato i protestanti più conservatori. "Si farebbe la stessa cosa nella rappresentazione di un evento importante della fede musulmana?"
Sfrattato il falco simbolo di Manhattan
Era una star: su di lui anche un libro e un documentario
Aveva nidiato 11 anni fa su un palazzo della Quinta Strada, ora é stato rimosso dai condomini: troppo sterco e troppi figli
NEW YORK - Era diventato la mascotte della centralissima Fifth Avenue di Manhattan, la strada della moda, delle boutique e dei palazzi di lusso: un falco, chiamato Pale Male, per undici anni residente al n° 927 della nota arteria, su un prestigioso cornicione con vista sul Central Park. Ora i condomini hanno deciso, all'unanimità (o quasi) e senza appello, di sfrattarlo e di asportare il nido, nonostante le proteste degli ambientalisti e dei tanti «bird-watchers» newyorkesi che lo seguivano con passione. Il motivo? Espulsione per cattiva condotta.
PLAYBOY - A quanto pare, il volatile era sessualmente troppo attivo, un vero playboy. In 13 anni, secondo vari osservatori ormai affezionati, avrebbe figliato ben 23 volte, e senza far mancare nulla ai piccoli, visto che il nido era protetto da una fila di spunzoni metallici che impedivano l'avvicinamento dei piccioni, il principale pericolo per i neonati. Senonchè nel corso degli anni, Pale Male con le sue amanti, le cucciolate e i predatori, tutti assieme, avevano fatto del lussuoso condominio un deposito di guano, che si riversava abbondante davanti all'ingresso. Perciò i condomini hanno detto basta «il falco deve sparire».
SFRATTI - Non era il primo sfratto per il discolo uccello. Già nel 1993, dopo essersi installato al 927 della quinta strada, era stato rimosso. Ma poco dopo aveva ricostruito il nido, non più toccato fino a oggi. Anzi, era diventata un'attrazione che la gente andava a vedere. La studiosa Marie Winn gli ha dedicato un libro, la Pbs (Public Broadcasting Service, una tv a diffusione nazionale) addirittura un documentario, e persino un documentatissimo sito ufficiale. «Sono fuori di me» ha dichiarato indignata l'attrice Mary Tyler Moore, residente nel condominio «sono anni che questi uccelli erano un'attrazione. Il simbolo della natura che resiste all'aggressione del cemento. Era un mondo migliore, più buono, e ora è scomparso». Tante le proteste ma nulla da fare: l'amministratore ha deciso di eliminare l'alcova.
COMUNE - Sul caso é intervenuto anche il comune di New York, ma è rimasto con le mani legate: «La nostra giurisdizione non si estende ai tetti delle abitazioni private» ha detto Adrian Benepe, l'assessore ai parchi di New York che si è detto «preoccupato, al di là degli aspetti legali, del lato etico della decisione».
Pur senza una dimora di lusso, il falchetto è stato visto volteggiare sul Central Park, in compagnia di una nuova fiamma, Lola. Il che fa sperare, ha dichiarato l'ambientalista Marie Winn, che Pale Male «torni di nuovo sul suo cornicione», a fare la bella vita.
Wednesday, December 08, 2004
Tigre e leone mettono al mondo due «ligri»
RUSSIA - Sarà stata la coabitazione forzata nel freddo zoo di Kemerovo in Siberia, o qualche altra strana congiuntura, sta di fatto che una tigre indiana e un leone africano, due specie feline diverse, hanno avuto un incontro al buio. E ne sono nati due bastardini, un maschio e una femmina, subito ribattezzati «ligri» per identificare l'anomalo incrocio. «Finora - ha spiegato Olga Shilo la zoologa vicedirettore dello zoo - si conoscevano soprattutto casi di leonesse diventate mamme dopo incontri sessuali con tigri maschi (gli ultimi due risalgono al 1998 a Calcutta e a Pechino l'anno scorso). Molto ma molto più rari i meticci con il leone padre». I due cuccioli sono quindi un'incognita per gli zoologi di Kemera, che non dispongono di alcuna letteratura in merito e non sanno prevedere come si svilupperanno i due felini. Per ora i segni dell'incrocio li portano tutti e si vedono ad occhio nudo: Zida, così chiamata la femmina, ha chiaramente testa e coda da leone e corpo a strisce modellato come quello della tigre, ed è «tranquilla, calma e gioiosa».
CONFIDENZA - La tigre indiana e il leone africano dello zoo, hanno ignorato alla fine la barriera della specie perchè per tutta la vita hanno condiviso gioie e dolori della stessa gabbia mobile. Hanno subito legato e poi quando sono cresciuti ecco che l'amicizia si è trasformata in amore, con il risultato che la glaciale città siberiana può adesso vantare l'esclusiva di questa curiosa variante felina. «In natura - sottolinea la vicedirettrice - la nascita di 'ligri' non sarebbe mai successa: le tigri stanno con i tigri, le leonesse con i leoni. Sono le condizioni artificiali della cattività, che rendono possibili certi incontri ravvicinati». Dietro c'é quindi anche la negligenza degli addetti dello zoo, che devono evitare i rischi di promisquità anomale. Resta la curiosità su quali direzioni andrà il loro istinto sessuale da adulti: verso tigri? leoni? o magari pantere?
Wednesday, December 01, 2004
In galera ma alla moda: una griffe per carcerati con felpe sempre a strisce
La nuova linea creata da"Codiceasbarre"
Si chiama Cdbs_jailwear, è la linea moda nata e cresciuta in prigione, e adesso prende il volo per arrivare nei nostri negozi. Un vero e proprio marchio fashion, inventato da Codiceasbarre e gestito da un team in cui ci sono anche alcune detenute del carcere di Vercelli.
Il nuovo brand sarà gestito da una squadra di lavoro coordinata da Armes, il consorzio vercellese creato da Caterina Micolano, mentre le detenute coinvolte nel progetto sono quattro. Project manager di Codiceasbarre è la stessa Micolano, mentre Rocco Manco è il fashion coorinator e Tommaso Lascaro il sales manager.
Saranno tremila i prodotti che per Natale arriveranno nei negozi di Piemonte, Lombardia e Liguria. Si tratta di felpe, casacche e pantaloni ispirati alla "moda" tipica del mondo che vive dietro le sbarre. Insomma, la linea jailwear, che caratterizza questo marchio, è quella dell'abbigliamento da carcere. Niente tendenze, niente mode, ma una linea essenziale, tipica appunto del popolo che vive nelle nostre carceri.
L'ispirazione per tutti i capi realizzati, insomma, resta la prigione, con la "divisa inzuppata di omologazione e annichilimento della personalità". Appuntamento, per vedere la nuova linea, nelle vetrine di Natale.
Cinghiale ferisce due persone in studio medico
VITERBO - I pazienti in attesa dello studio medico tutto si potevano aspettare tranne che di essere feriti da un cinghiale. L'animale, probabilmente ferito, ha fatto irruzione nello studio di un cardiologo a San Lorenzo Nuovo, un paese in provincia di Viterbo, mettendolo a soqquadro e ferendo due pazienti in attesa della visita.
L'animale, con tutta probabilità proveniente dalla riserva naturale di Monte Rufeno, poco prima, aveva tentato di entrare nel cortile della sede della protezione civile, dove alcuni volontari hanno tentato inutilmente di bloccarlo. Il cinghiale si è poi diretto di corsa verso la via Cassia fino ad arrivare nello stabile in cui, al piano terra, è ubicato l'ambulatorio medico e, con una testata, ha sfondato la porta d'ingresso ed è piombato nella sala d'aspetto, dove si trovavano una decina di pazienti, quasi tutti anziani. L'animale, inferocito, ha fatto cadere suppellettili, rovesciato sedie e contuso un paio di persone prima di riuscire ad imboccare l'uscita e dileguarsi. Alcuni passanti hanno lo hanno avvistato nella zona del campo sportivo del paese, dove è subito iniziata una vera propria battuta da parte dei carabinieri e di volontari, ma finora il cinghiale è riuscito a far perdere le tracce.
Monday, November 22, 2004
Milano: morsicato da un macaco, perde un dito
MILANO - Un uomo sordomuto è stato morsicato nel Milanese da un macaco e ha perso un dito. L'animale si trovava sotto perimentazione all'interno del Nerviano Medical Center, ex Pharmacia. Pare che all'uomo, addetto alle pulizie dello stabulario, fosse stato chiesto dai tecnici di tenere fermo l'animale mentre gli veniva praticata un'iniezione senza anestesia.
Il fatto è stato denunciato dall'Organizzazione Internazionale per la protezione degli animali. In seguito all'incidente all'uomo è stato amputato un dito.
RISCHI DI INFEZIONI - Sono ancora poco chiari i rischi di eventuali infezioni o patologie a cui può andare incontro l'uomo, derivanti dal tipo di esperimenti a cui sono sottoposti i macachi del centro (non si conoscono le sostanze iniettate all'animale). In seguito a questo «gravissimo incidente» l'Oipa ha deciso di sollecitare un'interrogazione parlamentare per «far chiarezza sulle condizioni in cui lavorano i dipendenti del Nerviano Medical Center e per verificare l'idoneità alle mansioni svolte dei lavoratori assunti, nonché il rispetto dei diritti sindacali. Si vuole inoltre fare chiarezza - precisa l'organizzazione - sul tipo di esperimenti svolti all'interno dell'Istituto e sulla loro reale utilità e validità scientifica oltre che sulle condizioni degli animali utilizzati».
ESPOSTO ALLA PROCURA - L'Oipa ha anche annunciato di voler presentare un esposto presso la Procura della Repubblica al Tribunale di Milano per chiedere che «in seguito a ispezione vengano verificate le autorizzazioni alla sperimentazione del Nerviano Medical Center, soprattutto l'autorizzazione a svolgere procedure sperimentali in assenza di anestesia, e in generale il totale rispetto delle norme sancite dalla legge 116/92 in materia di sperimentazione animale».
Usa: disputa di caccia, 5 morti e 3 feriti
Wednesday, November 17, 2004
Firenze: prima sigaretta, 15enne brucia garage
Tramezzino all'asta su E-Bay
posted by elio.tv
Un tramezzino grigliato al formaggio vecchio di dieci anni, che secondo la sua proprietaria reca l'immagine miracolosa della Vergine Maria, ha nuovamente fatto capolino su e-Bay, il sito internet che aveva annullato un'asta precedente in cui le offerte avevano toccato i 22mila dollari. La motivazione era stata che e-Bay non intende fare aste su oggetti offerti con intento dileggiatorio. Ma la proprietaria della «reliquia», la cinquantenne Diana Duyser, 52anni, di Hollywood, sostiene che l'effigie della Madonna sul suo tramezzino c'è davvero: «È apparsa quando ho dato il primo morso», assicura, e a dimostrazione della natura miracolosa del femomeno adduce il fatto che in dieci anni il tramezzino (conservato in un contenitore di plastica) non si è minimamente alterato e le ha portato tante «benedizioni»: «In diverse occasioni ho vinto al casinò vicino casa mia, in tutto 70mila dollari: posso dimostrarlo, ho le ricevute», ha aggiunto.
Tuesday, November 16, 2004
Voghera: 14enne salta la scuola inventandosi sequestro
Monday, November 15, 2004
Chiamò Berlusconi «buffone», processo rinviato
È stato rinviato al 26 novembre il processo per ingiuria a carico di Piero Ricca, il milanese che nel maggio 2003 si rivolse a Silvio Berlusconi chiamandolo «buffone», all'uscita del Palazzo di giustizia di Milano. Oggi si è svolta la prima udienza, il reato ipotizzato è di inguria ai danni del premier Berlusconi. Il rinvio è stato disposto dal giudice per consentire lo svolgimento di una perizia sulle videocassette che contengono le immagini girate lo stesso giorno nei corridoi di palazzo di giustizia, dopo le dichiarazioni spontanee del premier al processo Sme. La perizia è stata chiesa dalla difesa dell' imputato. In precedenza il giudice non aveva ammesso la Presidenza del Consiglio come parte civile, ritenendo il danno derivante dal reato di ingiuria, di cui è accusato Ricca, riferibile solo alla persona e non all'istituzione. Di fronte a questa decisione del giudice alcune persone hanno applaudito in aula. «Rispetto al linguaggio usato dai politici, che dovrebbero rappresentare gli italiani - ha detto Piero Ricca al termine della prima udienza -, quella sola parola, che ha offeso addirittura la presidenza del consiglio, era espressione di un diritto di critica. In quel frangente, per quanto in un'ottica dichiaratamente di parte, quella parola dava l'idea di una critica forte verso un uomo pubblico, di potere privato e politico, che usava quei poteri per sottrarsi al processo a suo carico»
Miracolo in GB vola da 1000 metri col paracadute: si sloga un dito
Williams, tenente di 25 anni del reparto Irish Guards, era al suo terzo lancio. Durante l'esercitazione, un collega era saltato giu' dall'aereo Cessna 102, e il suo paracadute si era aperto senza problemi. Quando è toccato a Charlie, il paracadute si è aperto, ma si è subito aggrovigliato attorno alla gamba.
A quel punto, Williams cadeva a quasi 200 km all'ora. "Non potevo fare nulla - ha dichiarato al Sunday Telegraph - Ero completamente impotente. Mi sono detto, è giunto il momento, e mi sono preparato a morire. Avevo paura, andavo giù e giravo a spirale. Ero in preda al panico assoluto".
La corsa di Williams invece che nella zona d'atterraggio prevista e' finita sul tetto in lamiera di una baracca in fango. "La cosa che ho realizzato dopo qualche istante è che ero finito nella casa di questi kenyani, che mi guardavano allibiti sdraiato li' in terra. E ho pensato, mio Dio, sono vivo".
Vince elezioni a testa o croce
Una moneta e una scelta tra testa o croce per vincere le elezioni a presidente del consiglio cittadino. E' quanto accaduto a G.P Sloan e Richard Flynn che, conclusa in perfetta parità la tornata elettorale, hanno scelto di affidare ad una monetina la loro possibilità di vittoria nella corsa alla presidenza del consiglio cittadino di Groveland, cittadina della Florida di 4.400 abitanti. La moneta ha premiato Sloan.
Si temeva che la Florida potesse di nuovo trasformarsi in un enorme caos durante le elezioni americane proprio per l'ampio uso della tecnologia che si è fatto. E invece, nel piccolo comune di Groveland, alal fine si è dovuti ricorrere a un semplice gioco da bimbi.
Conclusa in perfetta parità la tornata elettorale del 2 novembre scorso - con 689 voti a testa - e ancora in equilibrio dopo i riconteggi di rito, G.P Sloan e Richard Flynn hanno scelto di affidare ad una monetina la loro possibilità di vittoria nella corsa alla presidenza del consiglio cittadino.
La moneta lanciata in aria dal difensore civico di Groveland - un pezzo da collezione con l'effige del presidente Dwight Eisenhower - ha premiato Sloan la cui scelta era caduta su 'croce'. Il ricorso alla monetina per decidere il risultato di una elezione a consigliere comunale era stato deciso, nel 1999, anche nella citta' di Monteverde, nella Contea di Lake, sempre in Florida.
Ausiliari: FATE STRARIDERE!!!!
Alcuni ausiliari della sosta, in sciopero per 24 ore, hanno presidiato Palazzo Marino per chiedere migliori condizioni di sicurezza nel lavoro. Lo sciopero è stato organizzato dalla Faisa-Cisal. «Gli ausiliari della sosta hanno ormai paura dei cittadini - ha detto la sindacalista Giovanni Gigli - dopo le numerose aggressioni subite e anche delle sanzioni da parte dell'Atm, che controlla di nascosto il personale durante il servizio». Fra le richieste degli ausiliari, la possibilità di lavorare in coppia e di avere in dotazione almeno un telefono cellulare in caso di aggressione. A sostegno della protesta delle ex pettorine verdi era presente Carlo Monguzzi, capogruppo dei Verdi in Regione, che ha detto: «Sono allo sbaraglio, lavorano in condizioni di precaria sicurezza»
"Sì, tagliatemi un dito in diretta" l'ultima frontiera del reality show
L'incredibile filmato sarà proiettato stasera al teatro Flaiano di Roma, nell'ambito della prima rassegna dedicata alle "candid camera", quel genere che venne importato qui da noi da Nanni Loy esattamente quaranta anni fa con la serie "Specchio segreto" e che fu, suo malgrado e con intenti assolutamente diversi, precursore dei reality show di oggi. Ed è proprio al lavoro del regista scomparso che la rassegna, organizzata dalla associazione culturale Cosmoart, si ispira esplicitamente. Di Nanni Loy verranno proiettate le candid camera più famose, dalla schiava venduta a Porta Portese al biscotto inzuppato nel cappuccino d'un ignaro avventore al bar.
Ma, come "Specchio segreto" un tempo voleva evidenziare le vanità, i vizi, talvolta l'ingenuità e le nostre debolezze, i nuovi filmati in concorso, valutati da una giuria che di spettacolo se ne intende - registi, giornalisti e attori - hanno messo a fuoco una realtà sociale ben più inquietante.
Thursday, November 11, 2004
Messaggio choc: «Vendo un rene»
Un foglio in una busta plastificata, appeso al muro del Consolato svizzero di Milano. Il messaggio esordisce così: «Vendo rene». L'autore è un «perfetto italiano di 42 anni», che scrive di aver messo l'incredibile annuncio «per gravi problemi finanziari». Di seguito, numero di telefono e indirizzo e-mail. Poteva sembrare uno scherzo di pessimo gusto, ma è bastata una semplifce telefonata per scoprire che è tutto vero: l'autore è un commerciante fiorentino di 42 anni, sposato, padre di un bambino di 7, che da maggio vive una situazione finanziaria molto difficile. Aveva un'azienda, con 20 dipendenti, di prodotti gastronomici tipici della Toscana, poi qualcosa è andato storto e si è trovato con un buco di 2 milioni di euro. Adesso riesce a malapena a fare qualche lavoretto per pagare l'affitto di casa, dopo aver venduto la villa dove aveva sempre abitato. «Guardi - dice - non chiedo l'elemosina a nessuno. Faccio un ragionamento freddo: io ho un rene che funziona, se a qualcuno interessa glielo cedo. In cambio chiedo 500 mila euro, il prezzo di un appartamento». «A Milano ho già affisso molti manifesti - spiega l'uomo - nella zona di piazza Duomo. Nei mesi scorsi ho scritto ai giornali, ma nessuno mi ha pubblicato una riga. I manifestini affissi a Milano un risultato l'hanno dato. Qualcuno mi ha telefonato». Lo sa che è illegale? «Lo so, ma io lavoro giorno e notte e non ce la faccio. Pago 800 euro solo d'affitto e i lavoretti che mi capitano non bastano per tutto il resto. Nessuno mi fa credito e io non so come andare avanti». «Ribadisco - conclude - non voglio elemosine, vendo ciò che funziona del mio corpo per risollevarmi. Non so proprio che altro fare. È la mia unica e ultima possibilità per ritornare a vivere in modo decente»
I contorsionisti fanno abbastanza straridere...
Il contorsionista angolano Huit Huit infila testa e braccio in una racchetta da tennis senza corde durante la presentazione dello show «The Sky on earth- Concours" che si svolgerà a Zurigo
Wednesday, November 03, 2004
In gabbia con i leoni: «Dio vi salverà». Aggredito
I LEONI NON SENTONO IL RICHIAMO DELLA FEDE - L'idea non è stata brillante: un uomo, con evidenti problemi psichici, voleva convertire i leoni alla religione cristiana. Gli animali non hanno apprezzato e glielo hanno fatto capire. L' uomo che voleva far pregare il re della foresta è entrato nella gabbia dello zoo di Taipei, ma in cambio dei suoi sforzi è stato morso.
«Gesù vi salverà!», ha gridato l'uomo 46enne a due leoni africani sdraiati sotto un albero a pochi metri di distanza. «Avanti mordetemi!», ha detto con entrambe le mani in alto, come mostra un filmato televisivo. Uno dei leoni ha poi morso l'uomo a un braccio e a una gamba prima che i guardiani dello zoo riuscissero a fermare l'animale con dei tranquillanti. I quotidiani locali hanno scritto che i leoni avevano mangiato da poco, altrimenti l'uomo avrebbe potuto avere ferite ben più serie... se non peggio.
Friday, October 29, 2004
Bush clona i soldati nello spot
La foto si trova ora sul sito www.georgewbush.com: ritrae una folla di soldati, che, si intuisce, è in attento ascolto del discorso del presidente. Ma a uno sguardo più attento, si vede che i volti di alcuni soldati sono gli stessi, ripetuti diverse volte. Insomma, si tratta di montaggio. Lo ammette anche la squadra elettorale di Bush, che ha usato la foto per uno spot tv trasmesso in Ohio. Ma assicura che non c’era alcuna intenzione di falsificare la realtà. «Se non sono capaci di dire la verità in un annuncio televisivo», ha detto per contro Joe Lockhart, il consigliere per la campagna elettorale dello sfidante democratico John Kerry, «non la diranno in alcuna altra circostanza. Lo spot truccato è fondamentalmente disonesto e insulta l’intelligenza del popolo americano». «Il motivo del ritocco - sostiene Mark McKinnon, responsabile della campagna pubblicitaria del presidente - è che si è voluto cancellare l’immagine del presidente che si rivolgeva alla folla da un podio. Non so nemmeno se era davvero necessario farlo, ma, dal momento che i tecnici lavorano alle mie dipendenze, me ne assumo la responsabilità». Insomma, stando a McKinnon, l’intento sarebbe stato di mettere in evidenza un soldato che sventolava la bandiera americana e un grafico ha pensato di eliminare l’immagine del presidente, riempiendo il vuoto con una copia di alcuni soldati. «Bush stava davvero parlando a una folla di soldati e la foto, per quanto ritoccata, non offre un’immagine sbagliata», sostiene Steve Schmidt, uno dei portavoce del presidente. Ma il boccone era troppo appetitoso per i democratici, che infatti non hanno perso l’occasione per sostenere che è nel pieno stile di Bush ricorrere a un montaggio: «Questa amministrazione ha sempre avuto qualche difficoltà a dire la verità agli americani, sia per quanto riguarda l’Iraq, che sulla perdita di posti di lavoro», ha sostenuto Joe Lockhart, portavoce di John Kerry.
Tuesday, October 26, 2004
Caserta: toro entra nel ristorante, annusa le portate e poi carica seggiole e tavoli
L'animale, fuggito a un allevatore, prima ha annusato le portate, poi ha inziato a caricare seggiole e tavoli
CASERTA - Una cena movimentata, da un toro, che ha fatto irruzione in un ristorante seminando il panico. Alla fine, con qualche leggero contuso tra i clienti in fuga, è finita meglio di quanto si potesse temere. Tra i clienti del ristorante «La Divina», a Mignano Montelungo in provincia di Caserta, c'era anche un gruppo di avvocati che stava mettendo a punto uno statuto di un'associazione in via di costituzione. All'improvviso - raccontano - hanno visto un toro che incornava la porta d'ingresso. Sono bastate un paio di testate dell'animale per spalancarla e la serata ha preso una piega inattesa.
HA ANNUSATO LE PORTATE - Il toro è entrato nella sala ed ha iniziato ad annusare tutte le portate che si trovavano sui tavoli. Poi, disturbato dal fuggi fuggi generale, ha cominciato a caricare sedie, divani e quant'altro capitava al suo passaggio. I quindici avventori ed i proprietari del ristorante hanno trovato rifugio ai piani superiori ed hanno così potuto chiedere aiuto ai carabinieri ed al 118.
Alcuni clienti, infatti, si sono sentiti male, qualche altro nella fuga ha riportato contusioni. Dopo due ore di lavoro dei vigili del fuoco e di un veterinario dell'Asl, l'animale è stato addormentato e riconsegnato al proprietario, un allevatore che vive poco lontano dal ristorante ed al quale il toro era sfuggito.
Friday, October 22, 2004
I cattolici impotenti hanno un patrono
Con questa guida, da pochi giorni in libreria, il mondo cattolico sembra volersi scrollare di dosso una serie di luoghi comuni e pregiudizi sulla natura sessuofoba della Chiesa, mostrando inedite aperture e cambiamenti in corso. "Considerata l'attuale banalizzazione del sesso e i galoppanti difetti di impotenza e frigidità che ne conseguono - si legge nel volume - nonchè il dilagare dei figli unici, anziché‚ insistere sui divieti e le limitazioni sarebbe meglio che i parroci incitassero gli sposi a far l'amore piu spesso.
Ce ne sarebbe bisogno". Autori del libro un giornalista di Avvenire, Roberto Beretta, e una teologa Elisabetta Broli che riportano passi del magistero di Wojtyla, delle Sacre Scritture, interventi di cardinali tra cui un vecchio discorso di Biffi dove si rispolvere un "sano materialismo cattolico", illustrando un paradiso dove si possono mangiare tortellini a sazietà senza rischio di ingrassare o di un aumento del colesterolo.
E chissà, si legge sempre nel libro - se lassù si farà anche l'amore senza piu limiti, nè di tempo nè di capacità fisiche". Ma coi propri legittimi partner s'intende, perché‚ per la Chiesa la condizione sine qua non per fare sesso è quella di essere sposati.
Agli sposi viene chiarito anche che è lecita anche la masturbazione se dopo un rapporto la donna non è riuscita a raggiungere l'orgasmo.
Sembrano lontani i tempi in cui la Chiesa distribuiva i manuali ai fidanzati per proibire persino il 'bacio profondo'. "Le vostre carezze - raccomandavano allora i parroci - devono limitarsi ad abbracci casti. Vi potrete abbracciare e anche manifestare la tenerezza con un bacio sulle labbra. Tuttavia dovrete stare attenti a non posarle a lungo, a non oltrepassare la barriere delle vostre labbra chiuse. Solo così il vostro amore rimarrà casto".
Seguiva una lista delle parti del corpo proibite. Mani e viso erano definite 'parti nobili', braccia, cosce e seno 'meno nobili', organi sessuali 'disonesti'.
Il cardinale Tonini interpellato in materia ribadisce che attraverso la sessualità passa "il tesoro della vita" e la Chiesa ha sempre difeso la "nobiltà della sessualità che altrimenti si abbassa ad ogni abuso". Poi chiarisce che i rapporti prematrimoniali restano negativi: "se ai ragazzi si offre un ideale, allora capiscono che le avventure non hanno ragione d'essere. Sono convinto ad esempio che dietro l'esplosione dell'omosessualità ci sia anche l'eccessiva esaltazione della potenza sessuale, alla quale spesso i giovani si sentono inadeguati, arrecando un danno enorme per la psiche delle persone". Rimane però il fatto che "la Chiesa non è nemica della carne. Dire che i 'due saranno una sola carne' non è cosa da poco. Però la carne a sé‚ non ha nessun senso" altrimenti "si cade nella corruzione".
Wednesday, October 20, 2004
Como: telefona alla mamma e viene messo in carcere per una settimana
Villa Guardia (Como) - Ma era un errore e, dopo una settimana dietro le sbarre, lo stesso pm ne ha chiesto la scarcerazione, avvenuta sabato. In altre parole Sergio Bergna, 50 anni, artigiano di Villa Guardia non c'entrava nulla con il traffico degli stupefacenti provenienti dall'Olanda.
Ma ci è finito nel mezzo per via di una telefonata effettuata all'anziana madre all'interno di un bar di Gironico con il cellulare di un amico, che aveva una maggiore «copertura» di campo in quanto utilizzava un altro gestore. Non sapeva che quel telefonino era sotto controllo e che gli avrebbe causato un mare di guai.
Tuesday, October 19, 2004
Schwarzenegger: «Dopo il mio discorso a favore del presidente si è negata per 14 giorni»
Svizzera, ippopotamo uccide l'amica zebra
GINEVRA - Kalungu e Wilhem, una zebra e un ippopotamo, convivevano pacificamente da 12 anni nel giardino zoologico di Basilea, in Svizzera. Un'amicizia, nata nella fredda Svizzera, oltre le leggi di natura, tra due animali appartenenti alla savana. Ma ieri mattina nel precario equilibrio dev'essersi rotto qualcosa e Wilhem l'ippopotamo ha ucciso Kalungu la zebra, azzannandola e scaraventandola in acqua.
FIANCO A FIANCO - Nell'area dello zoo di Basilea dedicata agli animali africani la promiscuità è la norma. Gli animali non sono rigidamente divisi in gabbie e settori, ma le diverse specie vivono fianco a fianco e finora non c'erano stati episodi preoccupanti.
IL MORSO - Come ogni mattina, di fronte agli occhi dei visitatori del parco, Kalungu, un esemplare di zebra di 17 anni, dopo aver compiuto il rito quotidiano della marcatura del territorio, si è avvicinata al gruppo degli ippopotami. Kalungu e Wilhem avevano infatti inventato una sorta di gioco. Quando la zebra arrivava, l'ippopotamo apriva la sue enorme bocca e Kalungu prendeva il cibo direttamente dalle fauce dell'amico. Ma per qualche strano motivo ieri Kalungu ha compiuto un'azione che non avrebbe dovuto compiere: ha morso Wilhem. L'ippopotamo ha reagito d'istinto scaraventandola in acqua e azzannandola, aiutato anche da altri due ippopotami. Kalungu ha cercato di rialzarsi e di uscire dall'acqua, ma è crollata morente.
REGOLE - «L'episodio è del tutto imprevisto», ha detto Tanja Dietrich, portavoce dello zoo, «ma le nostre regole non cambieranno. La causa dell'incidente è stato l'insolto comportamento di Kalungu».
Monday, October 18, 2004
Pornodiva in campo a Piacenza
Invade il campo durante l'intervallo
Invasione di campo Piacenza. Nell'intervallo della gara del campionato di serie B tra i piacentini e il Catanzaro, il terreno di gioco è stato preso d'assalto, ma una volta tanto non si è trattato del solito ultrà, ma di una bella bionda aspirante pornodiva. Brigitta Bulgari si è scaraventata in campo avvolta in accappatoio di lamè d'argento per poi rimanere praticamente nuda. Subito fermata, è stata denunciata per atti osceni in luogo pubblico.
Se tutte le invasioni fossero di questo tipo forse ci sarebbe meno da preoccuparsi. In realtà le forze dell'ordine non guardano in faccia nessuno e la Bulgari è stata presa e portata in questura come un qualsivoglia hooligan. Solo che per lei la denuncia è stata per atti osceni in luogo pubblico. La belle svedese, lap-dancer e appartenente alla scuderia di un noto talent scout di pornodive, aveva annunciato solo qualche giorno fa l'imminente pubblicazione del suo calendario, ovvia quindi l'intenzione di farsi un po' di pubblicità gratuita. Intento probabilmente riuscito, ma il pubblico di parte maschile ha sicuramente apprezzato questo fuori programmi.
Usa: mette marijuana in frittelle poliziotti, arrestato
WASHINGTON - Scherzo non apprezzato ai danni di un gruppo di poliziotti nel Texas: il dipendente di un ristorante di una catena di fast-food ha preparato le frittelle ordinate dagli agenti condendole con più di un pizzico di marijuana. Benjamin Roberts, 18 anni, è stato arrestato e accusato di possesso e spaccio di marijuana. Aveva arrotolato le foglie seccate della canapa indiana nelle frittelle ripiene ordinate dagli agenti di The Colony, un paese nel nord dello stato, per essere ritirate e consumate fuori dal ristorante. "Sapeva benissimo che l'ordine era per i poliziotti. E vedeva benissimo che questi erano arrivati per ritirarlo a bordo di un'auto di servizio", ha detto George Wintle, l'agente che ha arrestato Benjamin. Wintle non sembrava particolarmente scandalizzato. "Sembra una vicenda di leggenda urbana. Fa venire la voglia di controllare sempre quello che si sta per mangiare", ha detto l'agente. Per Benjamin la posta in gioco è alta: ha perso il posto al 'Whataburger', catena locale di fast-food, e rischia sei mesi di prigione.
Monday, October 11, 2004
Lei lo lascia. Lui le sabota i freni dell'auto
Helmut Zemmer, 33 anni, di Bressanone, aveva più volte minacciato la sua ex
BOLZANO - Lei aveva deciso di lasciarlo. Lui le ha sabotato i freni dell'auto. Helmut Zemmer, 33 anni, di Bressanone, non voleva proprio farsi una ragione del fatto di essere stato abbandonato dalla fidanzata. Adesso è stato rinviato a giudizio con l'accusa, tra l'altro, di avere sabotato la macchina della ex tagliando i cavi dei freni.
L'uomo è stato condannato ad un anno di reclusione dal gup di Bolzano Carla Scheidle per i reati di molestie e di minaccia grave per una serie di sms inviate alla ex fidanzata ed al suo nuovo compagno.
Inoltre, dovrà presentarsi davanti al giudice con le accuse di tentato omicidio e di danneggiamento per gli atti di sabotaggio sull'automobile della sua amata. In un caso - questa l'accusa - l'amante abbandonato avrebbe tagliato i cavi dei freni della vettura, in un altro avrebbe tagliato le gomme dell'auto e in un terzo caso avrebbe provveduto a tranciare alcuni tubicini del motore.
Parte per la traversata dell'Atlantico in solitaria: salvato dopo un miglio
"Ci vediamo tra cinque mesi dall'altra parte dell'Atlantico", aveva detto, ed era montato sulla sua barca a remi cominciando a vogare. Alex Bellini, fotografo 26enne, un montanaro dell'Aprica, è stato salvato dopo cinque ore di lotta contro il mare, senza essere riuscito a superare nemmeno la diga foranea del porto di Genova. Ma lui non si arrende: "Il primo giorno utile ripartirò per l'Atlantico". La meta del giovane è la Guyana francese.
"Non ho una grande familiarità con l'elemento mare - aveva confessato Bellini alla partenza - ma provo un buon feeling e mi sento tranquillo". E a nulla erano valsi i consigli dei marinai veri, che nel porto di Genova lo avevano messo in guardia: il mare domenica a mezzogiorno era già grosso, e nessuno dei vecchi lupi di mare sotto la lanterna avrebbe scommesso un centesimo su di lui.
Perché attraversare anche il Mediterraneo proprio in autunno, nel periodo in cui le perturbazioni si susseguono sempre più frequenti e proprio in senso opposto alla rotta del giovane, da tutti era considerata fin dall'inizio una pazzia. Sarebbe stato molto più facile partire direttamente dalle sponde atlantiche, in modo da beneficiare degli Alisei. E invece Bellini, testardo, ha risposto che "voglio partire da casa mia. E siccome ad Aprica non c'è il mare ho scelto Genova, dove sono stato accolto molto bene".
E a chi ancora lo sconsigliava facendogli vedere i nuvoloni neri che si addensavano sopra il mar Ligure, il giovane montanaro ha fatto notare che "non sono mica scemo, so quello che faccio". E così, confortato dallo striscione "Aprica ti saluta" e dagli applausi di una nutrita schiera di compaesani giunti a vedere la partenza, Bellini si è messo in barca e ha cominciato a remare.
Cinque ore dopo, alle 18.30, senza essere riuscito a guadagnare neppure un miglio, Bellini ha chiamato via radio la Guardia costiera: "Potete tirarmi fuori di qui? Vento contrario e risacca sulla diga foranea mi tengono inchiodato, avrei bisogno di una mano per arrivare al largo". Secca la risposta dei militari della capitaneria di porto: "Guarda che noi le persone le salviamo, non le mettiamo nei guai. C'e' un avviso di burrasca forza sette per domani: se vuoi che interveniamo, ti riportiamo a casa".
E così Bellini ha gettato la spugna e, bagnato fradicio, e stato riportato in porto da una motovedetta. Ma lui non si arrende: "Il primo giorno utile ripartirò per l'Atlantico. La mia è stata solo una scelta di sicurezza, stava venendo buio e non riuscivo a staccarmi dalla diga foranea. Avrei dovuto vogare tutta la notte contro mare. Ho pensato che l'operazione di rimorchio sarebbe stata più semplice con la luce".
Per Bellini, insomma, ormai non esiste altro che il suo obiettivo: raggiungere la Guyana francese con una barca di otto quintali di peso per sette metri e mezzo di lunghezza, per stabilire il record della prima traversata in solitario a remi dell'oceano Atlantico. Ottomila e cento chilometri senza barca di supporto: secondo l'allenatore del giovane, l'oro olimpionico di canoa a Seul Gianluca Farina, per farcela il giovane dell'Aprica deve dare due milioni di colpi di remi in 150 giorni di traversata, con un impegno di 12-14 ore di voga al giorno non continuative. Ce la farà?
Thursday, October 07, 2004
«Troppo stress»: un canguro muore in uno spot
PIACENZA - La vita da canguro star non faceva per lui. Era stato scelto per promuovere il marchio Invicta in tv. Invece non è riuscito a girare neppure una scena dello spot di cui avrebbe dovuto essere il protagonista: è morto sul set, ucciso dallo stress. Ma la «macchina» non si è fermata: il suo lavoro è stato portato a termine da un uomo travestito da marsupiale. Una storia triste quella del canguro star. Tenuta nascosta per settimane. Emersa solo dopo la denuncia di alcuni operatori dello staff che hanno curato la telepromozione. Racconta uno di loro: «Non riesco più a dormire, non riesco a cancellare lo sguardo che aveva quel piccolo canguro che corre come impazzito nel recinto in cui dovevamo fare le riprese. La temperatura superava i 38 gradi». E ancora: «Mezz’ora dopo il canguro è crollato al suolo. Proprio davanti ai miei piedi. Aveva la lingua penzoloni, la bava alla bocca. Lo hanno preso per le zampe e trasportato in una stanza al buio. Nel frattempo ho cercato disperatamente un veterinario. Ma tutto è stato vano. La mattina dopo, mentre eravamo sul set per le riprese, ci hanno detto che dovevamo trovare un’altra soluzione perché il canguro era morto».
Wednesday, October 06, 2004
"Er Monnezza" entra nella Treccani
Tuesday, October 05, 2004
Si taglia il pene e il cane lo mangia
E' sceso in cortile in piena notte, nudo, per tagliare il collo a un pollo che faceva rumore e non gli permetteva di chiudere occhio, ma si è sbagliato e ha tagliato il suo pene. E' accaduto in Romania, in un villaggio vicino a Galati. Protagonista un uomo di 67 anni, Constantin Mocanu. E se possibile la vicenda ha ancora più dell'incredibile: il pene, caduto a terra, è stato prontamente divorato dal cane di Costantin.
La terribile vicenda è stata raccontata dall'uomo dopo essere giunto in ospedale in evidente stato di choc. "L'ho tagliato io confondendolo col collo del pollo", ha ammesso il malcapitato che nel giro di pochi minuti ha visto consumarsi sotto i propri occhi una vera tragedia: dapprima il terribile errore, il taglio del pene al posto del collo del rumoroso animale, poi l'arrivo del cane che mangia quello che inavvertitamente e erroneamente era stato tagliato.
Anche la moda fa straridere
Una lente da passeggio incorporata in un cappellino presentata all quinta collezione annuale Millinary a Melbourne, in corrispondenza con l'inizio della stagione ippica in Australia che terminerà il 2 novembre con la Melbourne Cup.
Thursday, September 30, 2004
Fanno sesso su panchina, arrestati
Proprio non ce la facevano ad aspettare e così hanno fatto di una panchina del centro di Roma il loro talamo: lui un ucraino di 30 anni, lei una bella russa di 49. Ma quelle effusioni che, piano piano, diventavano sempre più esplicite e travolgenti non sono passate inosservate e i passanti hanno deciso di chiamare la polizia anche per i tanti bimbi presenti nella zona.
Una spallina sfilata, un seno che si intravedeva. E quella gonna sempre più alzata. Poi lui che si slaccia i pantaloni. Troppo, devono aver pensato le persone che li vedevano. Gli agenti della polizia di Stato hanno cercato di farli ragionare: "Certe cose non si possono fare in pubblico". Ma loro non hanno voluto sentire ragione e, parecchio scocciati, hanno chiesto ai poliziotti di levarsi di torno e di lasciarli continuare. Con un po' di imbarazzo i due agenti hanno cercato di far coprire la donna, hanno chiesto all'uomo di rimettersi i pantaloni. Niente, proprio niente. Il raptus sessuale incalzava anche alla presenza delle forze dell'ordine e a quel punto gli agenti sono dovuti passare a maniere più decise. Proprio non deve aver gradito l'ucraino che, a quel punto, ha reagito violentemente incalzato dalla suo "dolce metà". I due sono stati arrestati a denunciati a piede libero per atti osceni in luogo pubblico e resistenza a pubblico ufficiale. Quando si dice "... sesso estremo"
Wednesday, September 29, 2004
Aggredisce i piloti con l'ascia, ma l'aereo atterra
OSLO - Paura a bordo di un aereo norvegese interno. I due piloti sono infatti riusciti ad atterrare nonostante un passeggero li avesse aggrediti con un'ascia.
I DUE PILOTI SONO FERITI - «I due piloti sono riusciti a far atterrare l'aereo dopo l'aggressione. Sono stati ricoverati in ospedale, ma non sono in pericolo di vita», ha dichiarato Margrete Torseter, una responsabile della polizia. L'aggressore è stato arrestato. La polizia non ha rivelato la sua identità, nè il movente del gesto. L'aereo della compagnia Kato Airline era in volo, con a bordo i due piloti e sette passeggeri, da Narvik a Bodoe, nel nord della Norvegia.
FERITO ANCHE UN PASSEGGERO - Secondo la polizia, l'autore dell'aggressione, è di origine algerina. Non si sa altro per ora, nè si conoscono le motivazioni del suo gesto. «Non è ancora stato ascoltato», ha detto un altro responsabile della polizia, Arve Westgaard. Secondo Westgard, nell'aggressione è rimasto ferito anche un passeggero. Ricoverato in ospedale, non è in pericolo di vita.
La polizia non ha saputo finora spiegare come un passeggero armato di un'ascia fosse potuto salire a bordo dell'aereo, un Dornier. Secondo il giornale on line «Nettavisen», l'aeroporto di Narvik, uno scalo regionale, non dispone di «metal detector».
Tuesday, September 28, 2004
SCANDALO A NEW YORK: Tradisce il marito con 300 pompieri-eroi dell'11 settembre
NEW YORK - Lei giura di averli amati tutti con lo stesso slancio patriottico e zelo altruista, proprio come la Bocca di Rosa di Fabrizio de André. Ma il Procuratore distrettuale di New York ha aperto un'indagine nei suoi confronti e il marito tradito sta ora cercando di ottenere il divorzio, revocandole la custodia dei suoi due figli. Il «crimine» della 34enne Jennifer Swanton, una paffuta segretaria di Wall Street: aver tradito il coniuge con ben 300 pompieri newyorchesi, eroi dell'11 settembre. «Era ossessionata dai vigili del fuoco protagonisti dell'attacco terroristico contro le Torri Gemelle - spiega l'amica Tara Parks al tabloid inglese The Sun - li contattava con email che iniziavano "mi dispiace tanto per l'11/9, mi sembri una persona tanto cara"».
Jennifer riusciva sempre a fissare un appuntamento con la scusa di voler offrire «conforto spirituale per il trauma subito». Al marito aveva raccontato d'essersi offerta come volontaria, per portare pasti caldi alle caserme dei pompieri a Manhattan. In realtà l'incontenibile segretaria offriva ben altro tipo di «assistenza».
«Incontrava diversi pompieri, tre o quattro volte la settimana - incalza l'amica - non faceva altro, dimenticandosi dei bambini, della casa e delle faccende domestiche». La sua maniacale routine quotidiana, partita dalla sede soprannominata «Animal House», è diventata ben presto uno scandalo che ha coinvolto dozzine di caserme newyorchesi, portando al licenziamento di numerosi pompieri.
Adesso il tribunale dovrà decidere a chi affidare i suoi due figli, completamente trascurati dalla donna che iniziava i suoi incontri amorosi all'alba, nella sua auto, prima dell'avvio del primo turno di lavoro, alle 6 del mattino.
Monday, September 27, 2004
Brescia: rissa tra indiani riuniti per gare sportive, 4 fermati
Intossicati sull'Isola, Kabir Bedi sta ancora male
Alcuni protagonisti del reality show sono stati portati ieri in ospedale per un'intossicazione alimentare
ROMA - Allarme intossicazione sull'Isola dei famosi. Kabir Bedi, Alessia Merz, Ana Laura Ribas, Totò Schillaci, Sergio Muniz, Patrizia Pellegrino e Rosanna Cancellieri sono stati portati in ospedale dopo aver accusato ieri sintomi di intossicazione alimentare per aver ingerito delle nocciole rinvenute sulla playa. I primi ad avvertire disturbi sono stati Sergio Muniz e Alessia Merz. Successivamente anche gli altri cinque sono stati colti da dolori addominali e conati di vomito.
Immediato l'intervento del dottor Diego Filippini, medico della produzione che attraverso una flebo li ha reidratati (ha refertato prontamente una intossicazione e prescritto una corretta alimentazione e qualche ora di riposo). I ragazzi sono stati trasportati tutti in un residence a Samanà per le cure. Il personale locale ha riferito che ingerendo questo tipo di nocciole non si incorre in nessun tipo di avvelenamento ma si possono verificare intossicazioni molto dolorose. Le condizioni fisiche sono migliorate per tutti tranne che per Kabir Bedi che sta ancora male. Immuni dall'intossicazione solo Calissano (già accidentato ad un ginocchio), Aida Yespica, Antonella Elia e DJ Francesco. Naturalmente anche Valerio Merola è tra gli immuni essendo stato abbandonato da solo venerdì 24 settembre sull'isolotto deserto. Merola non fa altro che piangere e pregare.
Friday, September 24, 2004
Brasile - Pelè vuole la pensione
L'ex campione reclama dall'Inss 800 euro al mese. Ma alla previdenza brasiliana non risultano abbastanza versamenti
RIO DE JANEIRO - Edison Arantes do Nascimento ovvero O' Rei do futebol ovvero Pelè. Nel calcio un mito, nella vita reale un comune mortale che lotta a denti stretti per ottenere la pensione. E neanche tanto astronomica.
LA PENSIONE DEL CAMPIONE - Così, secondo quanto ha rivelato Rete Globo e scritto il quotidiano della stessa catena, Pelè si è messo alla ricerca dei documenti che possano permettergli di ottenere quanto gli spetta: 2.580 reais al mese, cifra che corrisponde a circa 800 euro al mese. Ma anche Pelè, che in carriera ha guadagnato milioni di dollari, senza parlare degli sponsor a cui è ancora legato, ha un problema di versamenti: per maturare il trattamento pensionistico devono risultare 18 anni di versamenti da parte dell'unico club, il Santos, in cui ha sempre giocato in patria, ma all'Inss, l'istituto che in Brasile si occupa di questo settore, ne risultano soltanto 17. Nel 1977 infatti Pelè lasciò 'O Peixe' (così viene chiamato il Santos in Brasile) per andare ai New York Cosmos, quindi non sono stati più effettuati versamenti. Nei giorni scorsi Pelè, assolutamente determinato ad ottenere la pensione da calciatore, ha sollecitato l'ufficio documentazione della federcalcio brasiliana a fornirgli copia dei suoi contratti con il Santos. Ora dovrà comunque provvedere a versare di tasca propria quanto manca per aver accesso al trattamento, che dovrebbe cominciare a percepire dall'inizio dell'anno prossimo. Pelè ha quasi 64 anni, essendo nato nell'ottobre del 1940.
Friday, September 17, 2004
Coerenza e Ecologia
In via Vannucci 2 a Milano, l'inquilino «verde» si è liberato di alcune masserizie e arredi. Che abbia cambiato iedologia?
E' ufficiale: Anche l'arte contemporanea fa straridere
ARTISTA La tartaruga australiana Koopa mentre dipinge nella casa del suo proprietario ad Hartford . I quadri creati da Koopa sono molto richiesti e vengono venduti su eBay per centinaia di dollari
Wednesday, September 15, 2004
Spia la moglie con l'elicottero, condannato
La Cassazione punisce il marito geloso per maltrattamenti. La sentenza parla di «controlli ossessivi e assillanti».
ROMA - Un super-geloso patologico. Quando si trattava di dare l'assillo alla moglie, presunta infedele, Francesco I., stimato chirurgo pugliese, non badava a spese. Assoldava pedinatori, tapezzava la casa della donna di telecamere e di microspie. L'uomo è arrivato persino a noleggiare un elicottero per seguire gli spostamenti della consorte. Che, esausta, si è rivolta alla giustizia. La donna non potendone più ha denunciato i fatti e Francesco I., nel febbraio 2002, è stato condannato dalla Corte d'appello di Bari per il reato di «maltrattamenti in famiglia». Inutile il ricorso del chirurgo in Cassazione che mercoledì ha reso definitivo la condanna.
LA CONDANNA - Nella sentenza si parla di «ingiustificato» e «assillante controllo» che era passato attraverso normali «pedinamenti», per arrivare agli «appostamenti»e alle «riprese filmate e fotografiche» della consorte che veniva spiata anche in casa con microspie. Una serie di controlli «assillanti» che erano continuati anche dopo la separazione, quando la moglie da Barletta si era trasferita a Trani. In questo caso il chirurgo aveva fatto riprendere la consorte attraverso telecamere che aveva consegnato ai figli minori Alessio e Angelo.
LA SENTENZA: La Sesta sezione penale, (sentenza 36357) rigettando il ricorso, ha rilevato che «l'ingiustificato, immanente ed ossessivamente assillante controllo posto in essere da Francesco I., anche utilizzando un elicottero, fonoregistrazioni ambientali e mediante microspie, installate ripetutamente a bordo della vettura di Patrizia» costituiscono «elementi integranti le contestate
molestie». Il tutto, ha aggiunto la Cassazione, «in presenza di un
elemento psicologico tipico del reato di maltrattamenti, emergendo l'intento di sottoporre la parte lesa ad una pluralità di atti lesivi della integrità fisica e morale e, pure dopo la separazione, ad un regime di vita intollerabile».
Monday, September 13, 2004
Batman il giustiziere dei padri
Da un cornicione di Buckingham Palace, dov'è riuscito a salire sfuggendo alla sicurezza, Jason Hatch, vestito da Batman, protesta a favore dei diritti dei padri. «Anche i padri devono ottenere l'affidamento dei loro bambini» ha detto il Batman-giustiziere, dell'associazione «Fathers 4 Justice», protestando contro le corti inglesi che tendono ad affidare i figli dei divorziati alle madri. La polizia sta trattando con Jason Hatch che ha chiesto di parlare con la regina. Sua maestà però non è a palazzo, ma si trova nella residenza scozzese di Balmoral. Intanto sono iniziate le indagini sull'efficacia delle misure di sicurezza attorno alla residenza reale. Quella di oggi non è la prima azione spettacolare degli attivisti di «Fathers 4 Justice». Sabato scorso un altro attivista, travestito da «Uomo ragno» si era arrampicato sul «London Eye», la gigantesca ruota panoramica che sovrasta il Tamigi, esponendo uno striscione che diceva «In nome del padre». Nel maggio di quest'anno un altro membro del gruppo era stato arrestato e multato per aver lanciato un profilattico con farina color porpora, stesso colore del cuore che «Fathers 4 Justice» hanno per simbolo, all'indirizzo del primo ministro Tony Blair. L'episodio aveva provocato la chiusura della seduta alla Camera.
Vieri si fa rubare la Porsche
Ovviamente la macchina di Vieri non è una utilitaria qualsiasi ma una splendida Porsche Cayenne blu metalizzata. Incredibile la dinamica del furto con il giocatore che ha consegnato le chiavi della Porsche a un falso posteggiatore all'esterno di un noto locale milanese.
Friday, September 10, 2004
Il robot che si autoalimenta mangiando mosche
Si chiama EcoBot II ed emette un odore simile a quello degli escrementi. Con otto insetti resta in attività cinque giorni
LONDRA - Per ora bisogna nutrirlo manualmente, ma gli inventori del robot che genera energia mangiando insetti confidano che tra non molto sarà in grado di procacciarsi il cibo da solo. Si chiama EcoBot II, ed è stato progettato e messo a punto da un team di scienziati dell'università "West England" di Bristol, guidato da Chris Melhuish.
L'energia grazie alla quale l'EcoBot II "vive" si genera grazie alla rielaborazione degli zuccheri contenuti negli insetti.
Il sistema per renderlo totalmente autonomo è semplice: il robot è stato pensato per produrre un odore che ricorda molto da vicino quello degli escrementi.
Le mosche, che come è noto sono attratte da questa puzza, dovrebbero posarsi sul robot "killer". Al resto pensa lui: mangia, digerisce e si autoalimenta. La sue dieta è abbastanza contenuta: con otto mosche ricava "benzina" sufficiente per restare in attività cinque giorni.
Thursday, September 09, 2004
Cucciolo "spara" ad un uomo e salva i suoi fratelli - L'incredibile episodio in Florida. L'uomo è stato arrestato
WASHINGTON - Un cucciolo di cane ha sparato un colpo di pistola in Florida ad un uomo che stava cercando di ucciderlo assieme ai suoi sei fratellini. Il cucciolo è riuscito a premere con una zampetta il grilletto di una pistola calibro 38 che Jerry Bradford stava impugnando per uccidere i sette cuccioli. Mentre l'uomo cercava di tenere fermi i primi due cuccioli con una mano e prendere la mira con la pistola, uno dei fratellini è riuscito a toccare il grilletto facendo partire un colpo che ha raggiunto al polso Jerry Bradford. L'uomo è stato ricoverato in un ospedale di Pensacola (Florida) dove si è visto recapitare un mandato di arresto per «crudelta verso animali». L'uomo ha spiegato di avere cercato invano di sistemare i cuccioli, tutti di tre mesi e bastardini, prima di arrendersi alla soluzione di eliminarli. La polizia ha trovato nel giardino della abitazione dell' uomo, sotto la terra appena rimossa, i resti di tre cuccioli. I sette animali salvati dal colpo di pistola saranno offerti in adozione da una agenzia governativa.
Tuesday, September 07, 2004
Pisa: ricorda al marito che non deve fumare, lui la rincorre e la uccide
Montecalvoli (Pisa) - E' accaduto la scorsa notte a Montecalvoli di Santa Maria a Monte, nel pisano. Al delitto, nella sua fase finale, hanno assistito alcuni vicini, richiamati dalle urla della donna.
La dinamica della tragedia è ancora al vaglio dei carabinieri. Sembra che l'uomo abbia sparato con una pistola a tamburo, calibro 44, regolarmente denunciata, contro la donna, prima, per tre volte, all'interno dell'abitazione e infine sull'uscio di casa, dove la donna stava tentando la fuga dopo aver cercato, già ferita, di disarmare il marito.
Il colpo mortale, secondo le prime risultanze, sarebbe stato l'ultimo, sparato in direzione dell'inguine, che potrebbe aver reciso l'arteria femorale. Subito dopo il fatto l'uomo ha atteso, accanto al cadavere della moglie, l'arrivo dei volontari della Misericordia e dei carabinieri, ai quali ha consegnato l'arma del delitto.
Camminano sui carboni ardenti, 7 in ospedale
VIENNA - Piedi roventi in Austria. Sette partecipanti a un seminario di motivazione sono finiti in ospedale con bruciature ai piedi per avere cercato di camminare su uno strato di carboni ardenti. L'incidente è avvenuto sabato scorso a Rohrbach, in Alta Austria, durante la prova organizzata dall'esperto di naturopatia Wolfgang Müller per dare ai partecipanti «la carica giusta». Spesso questo tipo di prova viene affrontanto durante i corsi per manager organizzati dalle ditte. Durante «la passeggiata», un partecipante è caduto mentre camminava sulle braci - ha spiegato Müller - facendo perdere la concentrazione ad altri due uomini e quattro donne che lo seguivano. La temperatura delle braci oscillava tra 200 e 400 °C.
Monday, September 06, 2004
Noi facciamo veramente straridere...lui invece ha capito come si vive!
Il re ha scelto. Mswati III (nella foto), sovrano dello Swaziland e ultimo monarca assoluto dell'Africa subsahariana, ha deciso chi sarà la sua tredicesima moglie: una sedicenne, selezionata fra 20 mila aspiranti, le più belle del reame, che il 30 agosto hanno partecipato alla tradizionale danza a seno nudo. Per scegliere, il re è stato aiutato da un filmato, girato appositamente e visionato più volte. Mswati III, 36 anni, conta di battere il record del padre, re Sobbuza, che di mogli ne impalmò quaranta.
Friday, September 03, 2004
E la Miss perse la gonna...
L'australiana Jennifer Hawkins, Miss Universo 2004, ha perso la gonna del vestito che indossava a una sfilata di moda a Sydney ritrovandosi letteralmente in mutande.
YMCA
Agosto 2004.
No, non è un villaggio turistico: sono i veri Village People che intonano "YMCA". Sulla sessantina di anni di età il loro Tour 2004 ha toccato la "San Mateo County Fair": un misto tra sagra paesana, mercato delle vacche e luna park. (San Mateo - California - U.S.A.)
Thursday, September 02, 2004
Faistraridere Web Chart Winner Settembre 2004
Forte di brillanti esperienze recitative teatrali, Stone interpreta simpaticissime parodie delle più famose figure del cinema e della televisione smascherando solo sul finale una fisicità incredibilmente contrastante con la demenzialità dei personaggi da lui proposti, imponendosi così come uno dei più "muscolosi" comici di questi ultimi tempi.
quest'uomo è il mio eroe
http://www.jtstone.com/
Berlino, l'incredibile fuga di Juan l'orso che scappa in bicicletta
E' il secondo caso in pochi mesi per lo zoo della capitale tedesca
A giugno il tentativo di un gorilla, che aveva scavalcato una rete
Juan di stare in quello zoo non ne poteva proprio più: voleva scappare e chissà quante volte aveva ripensato al "piano di fuga". Sì, il "piano". Perché lui non è un orso come gli altri, Juan ha una certa inventiva, e tra le urla terrorizzate di mamme e bambini voleva persino inforcare una bicicletta per salutare una volta per tutte la vita in cattività.
Siamo nel celebre zoo di Berlino. Juan vive con gli altri orsi in una zona separata da un piccolo fossato. E' il primo ostacolo per la fuga di questo novello Papillon, che però non si fa intimorire: prende una zattera e rema con un ceppo di legno. Poi, arrivato dall'altra parte del fossato, c'è il secondo problema: un muro. E qui Juan si improvvisa scalatore. Infine, la scelta più ovvia, per un fuggiasco. Vede una bicicletta e prova a salirci sopra per poter finalmente dire addio a tutti.
Ma è qui che la sua fuga si deve fermare. Salire su una bicicletta non è proprio cosa da orsi. Perde tempo prezioso, e i guardiani riesco a braccarlo. Uno gli spara un proiettile di sonnifero e Juan cade a terra addormentato in tutti i suoi 110 chilogrammi di peso. Magari a sognare di essere fuggito sul serio. Magari le Ande.
"Chissà che cosa sarebbe potuto accadere", dicono mamme e papà ancora sconvolti. A rassicurarli ci pensa il direttore dello zoo, Heiner Kloes: "Tranquilli - dice - l'orso mangia vegetali. I bambini non sono nel suo menù. Sarei stato molto più preoccupato se fosse scappato uno dei nostri orsi polari".
Lo zoo di Berlino da qualche mese ha dei problemi con i fuggitivi. Solo due mesi fa, a giugno, era scappato un gorilla, arrampicandosi su una recinzione. E ora il direttore promette che saranno presi, al più presto, provvedimenti.
Wednesday, September 01, 2004
Apre l'Ikea a Riad: tre morti soffocati dalla folla
RIAD (Arabia Saudita) - La corsa agli sconti, in un megastore Ikea appena aperto a Riad, si è trasformata in tragedia: tre vittime, oltre a 17 feriti, schiacciate da una folla scomposta che tentava di raggiungere la cassa dove venivano distribuiti buoni acquisto ai primi 50 clienti che si presentavano.
Ameen Jamal, direttore dell'Ikea per l'Arabia, ha detto che prima dell'apertura, di fronte ai cancelli, si era radunata una folla di circa 8mila persone. Le vittime sono due pakistani e un saudita.
Tuesday, August 31, 2004
«Non potete uscire di casa», botte ai genitori. Al rifiuto scoppia il putiferio: calci e pugni
accusati di maltrattamenti. Papà e mamma sotto choc
ROMA - È finita in manette l'avventura dei due turbolenti minorenni del Tufello, quartiere popolare di Roma. Due ragazzi, di 14 anni e 16 anni, che hanno preso a botte gli anziani genitori, e di cui uno invalido, «colpevoli» di aver vietato loro di uscire di casa per incontrarsi con gli amici.
LA VICENDA - Sono le 11 di sera di due notti fa. I due minorenni vogliono trascorrere una serata con gli amici del quartiere. Ma vista l'ora tarda i genitori si oppongono. «Non potete uscire», dicono. Al rifiuto di mamma e papà scoppia il putiferio. I due ragazzi spintonano dapprima il padre, invalido all'80%, dopodiché si dirigono minacciosi verso la madre colpendola con dei pugni. A quel punto, probabilmente preoccupati per le possibili conseguenze o confidando nella più completa impunità, i due giovani chiamano il 112 dicendo ai militari dell'Arma che i genitori si rifiutavano di farli uscire tenendoli segregati in appartamento.
L'INTERVENTO DEI CARABINIERI - La Centrale Operativa invia subito sul posto una gazzella del Nucleo Radiomobile che trova i genitori con il volto sconvolto e sotto choc. I militari ascoltano la versione dei figli e, poi, quella del papà e della mamma dei ragazzi che, fra le lacrime, raccontano come sono andate effettivamente le cose. A quel punto i Carabinieri chiedono ai due minorenni di segurili in caserma. Ma questi non ci stanno. Uno dei due ragazzi, nel tentativo di sfuggire ai militari, strappa la camicia a un carabiniere, l'altra figlia invece, dopo aver inveito verbalmente contro l'altro militare prova a graffiarlo. Solo a quel punto i due vengono fermati e condotti in caserma. Ora dovranno rispondere dell'accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni a pubblico ufficiale.
Monday, August 30, 2004
«Vogliamo la poltrona di Cattaneo»
ROMA - Chissà quanto volte se l'è sentito dire: caro direttore lasci quella poltrona. L'opposizione, tanto per fare un esempio, lo invoca da mesi. Flavio Cattaneo però, che da quando è diventato direttore generale della Rai ne ha viste un po' di tutti i colori, non si sarebbe mai aspettato che la richiesta venisse da un ufficiale giudiziario. E invece la signora Luisa Cuscino, di professione ufficiale giudiziario, in mattinata ha puntato dritta verso il settimo piano di Viale Mazzini con il preciso obiettivo di portarsi via la poltrona del direttore generale. E non è tanto per dire. La signora Cuscino aveva tanto di sentenza del Consiglio di Stato che l'autorizzava al sequestro. Ad accompagnarla c'era anche il presidente del Codacons Rienzi, vero artefice del blitz, che spiegava di essere creditore «della Rai di 2.500 euro per cause perse dall'azienda nei confronti del Codacons».
IL BARATTO - La decisione del giudice, a quanto spiegato da Rienzi, è della scorsa primavera. La vicenda si riferisce ad un esposto fatto dal Codacons in merito alla trasmissione Mi manda Raitre e dalla quale l'associazione era stata esclusa nonostante avesse chiesto di parteciparvi. Da allora è seguita una battaglia a colpi di carte bollate e di ricorsi al Consiglio di Stato che alla fine hanno visto uscire vincitori i consumatori. Da qui la richiesta di pignoramento della poltrona. Peccato però che la signora Cuscino anziché il prestigioso strapuntino invocato da Rienzi abbia ottenuto un proiettore sistemato nella sala dove si tengono anche le conferenze stampa. Alternativa, che sa di baratto e che al Codacons non va a genio. «Ancora una volta - ha sentenziato Rienzi - non fanno servizio pubblico, tolgono agli utenti uno strumento molto più utile della poltrona di Cattaneo». Da Viale Mazzini un laconico commento: «È stata un'inutile provocazione». Ma intanto la poltrona è salva
Tragico addio al celibato: durante la lap dance muore soffocato
Un allegro addio al celibato, in uno strip club americano, si è trasformato in una tragedia per il futuro sposo. Un ragazzo 32enne, che si godeva le attenzioni della procacissima stripper, è stato infatti soffocato dal suo enorme seno: una decima misura al silicone
Secondo la polizia l'uomo, che aveva la faccia completamente sotterrata nel seno della ballerina, ne è rimasto soffocato ed è morto.
"Chi avrebbe potuto capire che quando ha cominciato a fare grandi cenni con le mani chiedeva aiuto", hanno detto gli spettatori. Quando si sono accorti che non si muoveva più era ormai troppo tardi.
Citati in giudizio il locale e la stripper per omicidio colposo
Hooligans scatenati, aereo rischia di cadere
BELGRADO - Stavano a ottomila metri ma credevano di essere allo stadio. Cori, spintoni, insulti agli «avversari», persino l'ola. I tifosi della squadra della Stella Rossa hanno fatto un gran baccano senza rendersi nemmeno conto che avrebbero potuto far precipitare l'aereo su cui viaggiavano. A bordo di un volo charter che li doveva portare a seguire il match contro il Psv Eindhoven (vinto poi sul campo per 5 reti a zero dagli olandesi), gli ultràs belgradesi, arcinoti alle cronache anche per essere stati la spina dorsale dell'esercito del famigerato comandante Arkan ne hanno fatte di cotte e di crude. Prima hanno malmenato l'equipaggio e poi, non contenti, hanno messo a rischio la procedura di atterraggio. La notizia è trapelata solo oggi, dopo che la Jat, la compagnia di bandiera serba, ha fatto sapere alla società Stella Rossa che non organizzerà mai più simili voli. Stando alle testimonianze dell'equipaggio, i tifosi hanno cercato di destabilizzare il velivolo gettandosi tutti insieme da un lato all'altro. A fatica, il pilota è riuscito a mantenere la rotta e ad atterrare. Una volta atterrati, la brutta scoperta: ad attendere i teppisti all'aeroporto c'era la polizia.
Friday, August 27, 2004
«Non è morta, mi ha telefonato» Olgica, sepolta pochi giorni fa, avrebbe contattato i familiari con una telefonata
BELGRADO - Torna la psicosi da vampiri nel piccolo villaggio Lopusnik non lontano da Belgrado a causa di una strana apparizione di una donna che si riteneva morta. Per questo la comunità locale ha avviato la procedura per una petizione popolare per la riesumazione del cadavere della presunta vampira.
MORTE SOSPETTA - La vicenda, oggi largamente riferita dai giornali di Belgrado è nata con la morte in un incidente stradale di una donna, Olgica Stanisavljevic, 57 anni, erede di una famiglia chiacchierata dai superstiziosi. Pochi giorni dopo il funerale, il marito e il figlio hanno ricevuto una telefonata dalla defunta. «Sto bene, sono in una casa di riposo per anziani, trovate un'automobile e venitemi a prendere», ha detto, senza fornire però un indirizzo. «La voce era la sua, ne siamo sicuri», hanno riferito i familiari alla polizia, chiedendo l'esumazione del corpo.
FAMIGLIA CONTROVERSA - Alla loro richiesta, negata, si sono poi uniti tutti gli abitanti di Lopusnik: il nonno della defunta era stato un «vampiro». «Due anni fa era stato sepolto ed è stato visto girare nel cimitero». La comunità aveva dovuto ricorrere all'ausilio di streghe locali per constringere il presunto vampiro, attraverso riti magici, a starsene quieto nella sua tomba.
SCAMBIO D'IDENTITA' - Una spiegazione razionale, ammesso che la telefonata venisse veramente dalla defunta, è stata data dai pochi non superstiziosi del paese: forse c'è stato uno scambio di identità, ovvero la sepolta è un'altra, e in questo caso l'incidente avrebbe potuto provocare un vuoto di memoria nella donna, che in un momento di lucidità avrebbe chiamato casa. Ma quasi tutto il villaggio è convinto che Olgica abbia ereditato il «vampirismo» dell'antenato e ora si prospettano nuovi riti magici per scacciare questo «spirito invadente».
Thursday, August 26, 2004
«Maradona sniffa cocaina», ci sono le foto | vs | Maradona in lacrime: «Voglio tornare a Cuba»
25 agosto 2004
BUENOS AIRES - Diego Armando Maradona ancora in lacrime. Dopo la finale (persa) contro la Germania ai Mondiali di Italia '90, il fuoriclasse argentino ha pianto di nuovo davanti alle telecamere di Canal 9, un'emittente di Buenos Aires. Maradona ha chiesto in lacrime di poter tornare a Cuba per continuare il programma di disintossicazione dalla cocaina. Dopo tre mesi in una clinica nei dintorni di Buenos Aires, l'ex pibe de oro ha chiesto al giudice di poter lasciare l'Argentina. «Sono abbastanza vecchio e in grado di sapere cosa fare della mia vita», ha dichiarato con il timore di non riuscire a ottenere l'espatrio.
19 agosto 2004
Diego Maradona che sniffa cocaina, che passeggia nudo tra i suoi amici e dopo aver sniffato una dose fa sesso con la sua fidanzata. Sono le foto pubblicate dal quotidiano sportivo messicano «Record». Quattro sequenze dell'ex campione di calcio argentino, con la spiegazione che le immagini sono state riprese a Cuba e che il goleador sull'isola si drogava nello stesso periodo in cui stava seguendo un programma di disintossicazione dalla cocaina. I fatti, secondo il quotidiano, sarebbero accaduti lo scorso marzo, poco prima che Maradona lasciasse Cuba per fare ritorno in Argentina.
Tuesday, August 24, 2004
Monday, August 23, 2004
Thursday, August 05, 2004
Il capitano è impazzito: lo legano all'albero dello yacht
LEGATO ALL'ALBERO I due passeggeri dello yacht inglese Argo sono stati salvati dai mezzi di soccorso spagnoli dopo che avevano lanciato l'allarme ieri dalla barca che navigava al largo della Galizia, in Spagna. Il capitanto, Spike Sellers, (nella foto Ansa) anche lui inglese, aveva dato segni di follia minacciando ripetutamente di voler affondare la barca: i due, impauriti, non hanno messo tempo in mezzo. Lo hanno bloccato, legato all'albero come un novello Ulisse e chiamato i soccorsi.
Wednesday, August 04, 2004
Cicciolina: «Mi candido a sindaco di Milano» - L'ex pronodiva vuole presentarsi alle prossime elezioni
L'obbiettivo della 52enne ex regina dell'hard: «Mi dicono che la città è noiosa, io voglio farla ridiventare eccitante»
MILANO - Quando era ancora «in carriera» nel mondo dell'hard, era arrivata in Parlamento, rimanendoci 5 anni come deputato nelle file dei radicali. Era il 1987. Adesso Ilona Staller, in arte Cicciolina, lasciato il porno alla fine degli anni Ottanta ( ha continuato con qualche spettacolo ma molto meno hard di un tempo) e dopo varie vicissitudini familiari, vorrebbe riprovare con la politica: Cicciolina, infatti, vuole candidarsi a sindaco di Milano.
PROGETTI - Ilona Staller annuncerà ufficialmente la sua candidatura in una conferenza stampa, giovedì sera, nella sede dell'emittente televisiva Telelombardia per poi spiegare in diretta le sue motivazioni nella trasmissione «Prima serata». L'obbiettivo? «Rendere Milano una città eccitante» dice Cicciolina, che oggi ha 52 anni. Nata a Budapest e cittadina italiana dal 1972, un matrimonio finito alle spalle con Jeff Koons («un artista contemporaneo alla Andy Warhol») dal quale ha avuto un figlio, Ludwig, che oggi ha 12 anni ed è stato a lungo conteso. Che Milano possa diventare un po' più vivace ed eccitante è opinione di tanti. Ma cosa questo significhi in concreto per Ilona Staller dovrà spiegarlo la candidata-sindaco. «Vengo e vado da Milano continuamente - dice - ho moltissimi amici. Ma spesso mi viene detto che la città è noiosa, invivibile e per questo motivo io voglio farla ridiventare una città eccitante. Milano è la capitale economica e morale d'Italia. Io ho deciso di partire con la campagna per tempo e se diventerò sindaco mi farò aiutare da persone esperte: statene certi».
Monday, August 02, 2004
Chiede soldi all'amante della moglie: arrestato
Luigi Boccarossa, 54 anni, finisce in manette per aver minacciato l'uomo chiedendogli 3.500 euro.
ASSAGO (MILANO) - Il tradimento non è un reato, ma la tentata estorsione sì. E così da tradito si è trasformato in inquisito. Luigi Boccarossa, 54 anni, originario di Napoli e da tempo titolare ad Assago di una impresa di pompe funebri, invece di vendicarsi con le proprie mani, ha pensato di chiedere denaro, in tutto 3.500 euro, al presunto amante della moglie ed è così finito in carcere a San Vittore con l'accusa di estorsione.
LA VICENDA - A dire il vero Boccarossa ad Assago è conosciuto per teatrali proteste contro il Comune: in un'occasione ha minacciato di buttarsi da un traliccio dell'Enel, poi si è incatenato e ha annunciato uno sciopero della fame. Una richiesta quella di Boccarossa tutto sommato modesta rispetto a quella fatta da un odontotecnico di Pavia, arrestato qualche giorno fa per aver chiesto all'amante della moglie prima 55mila euro e poi la possibilità di incontrarsi con la moglie di quest'ultimo. Boccarossa non è arrivato a tanto. Sospettava che un quarantreenne di Assago, fosse l'amante della moglie, anzi ne era talmente convinto da chiedergli un risarcimento in piena regola. Così lo scorso sabato sera ha dato appuntamento all'uomo per avere la somma richiesta. Non pensava però che ad aspettarlo ci fossero anche i carabinieri di Corsico travestiti da giardinieri che lo hanno arrestato non appena ha ricevuto il denaro.
Faistraridere Web Chart Winner Agosto 2004
Ciao, mi chiamo Antonino Junior Giovanni Geronimo Maria La Russa, ma non preoccupatevi potete chiamarmi semplicemente GERO!
Sono nato a Milano il 2 Aprile 1980; ho frequentato l’Istituto Zaccaria per poi proseguire gli studi al liceo scientifico " Collegio San Carlo" e alla "Scuola Europa" dove mi sono diplomato. Non mi mancano certo gli hobby, tra i quali paracadutismo (brevetto conseguito all’ A.N.P.d’I. di Milano), Savate alla palestra Doria in via Mascagni, e tutto ciò che riguarda l’high-tech (telefonini in primis).
la saga dell'orrore prosegue online...
http://www.geronimolarussa.it
Maglietta indecente, fatto scendere dall'aereo
Sulla T-shirt una donna a seno nudo: o nascondeva l'immagine o cambiava maglia. Al rifiuto è stato lasciato a terra
MIAMI - Se indossi una maglietta indecente, per esempio con un'immagine in cui si vede un seno scoperto, rischi di essere cacciato da un aereo e di rimanere a terra. A meno di non cambiare maglia. È successo sabato scorso sul volo 952 della American Airlines a Miami. Oscar Arela e la sua fidanzata Tala Tow ritornavano da una vacanza in Costarica ed erano sbarcati all'aeroporto della Florida in attesa di un volo di coincidenza. Quando sono saliti sull'aereo della American Airlines, un assistente di volo ha invitato Arela a nascondere il disegno della T-shirt oppure di cambiarla.
SENO SCOPERTO - «Era l'immagine di un uomo e di una donna con il seno scoperto», ha raccontato Tow. Arela si è appellato al diritto costituzionale della libertà di espressione, ma l'equipaggio del volo 952 è stato inflessibile: o nasconde la figura, o cambia la maglia, oppure resta a terra. Risultato: i due sono scesi e sono rimasti a Miami e a poco è valso per Arela dire che nel volo precedente dal Costarica nessuno aveva obiettato per la sua «maglia indecente».
Tim Wagner, portavoce della compagnia aerea, ha detto che l'equipaggio ha agito correttamente e che la maglia era «più esplicita» di quanto affermato dalla coppia. Sul sito web della compagnia è riportato che «chi è vestito in modo da causare offesa o disturbo agli altri passeggi può non essere ammesso a bordo». L'American Airlines ha ridato ad Arela e alla sua fidanzata i soldi del biglietto.
Friday, July 30, 2004
A Londra via dal metrò poster lesivi per salumi italiani
Un salumiere seduto in un vagone della tube londinese con vari tra prosciutti e salami italiani appesi intorno. Questa la campagna promossa dal sindaco di Londra Ken Livingstone per convincere i passeggeri della metropolitana a non mangiare cibi «odorosi» in treno. Una campagna che è durata poco. I poster sono stati infatti ritirati dopo risentite e ripetute proteste dell'ambasciata d'Italia che li ha giudicati offensivi. La rappresentanza diplomatica ha fatto notare che la campagna danneggia la produzione alimentare italiana e in particolare una ditta italiana di salumi, presente sul mercato britannico, il cui marchio tricolore è chiaramente visibile nella foto. L'ambasciata inoltre ha sottolineato il carattere poco corretto della campagna perché la persona ritratta nel poster sembra un italiano e quindi suggerisce che sono gli stranieri a mangiare cibi puzzolenti nella metropolitana e a sporcare la città.
Wednesday, July 28, 2004
Faistraridere Web Chart Premio della Critica
Questo uomo fantiastico non è altro che Costantino Galeazzo...il testimonial di tesmed (l'elettro stimolatore pubblicizzato su mediaset e reteA), il suo sito farebbe rabbrividire anche la persona più trash del sistema solare, come direbbe il nostro amico Gigi Sabani...provare per credere!
collegati a www.galeazzo.com
Tuesday, July 27, 2004
Filma dal basso ragazze in minigonna: denunciato
Il giovane usava una mini-telecamera nascosta in una busta di plastica. Trovati filmati nella sua casa. Forse li vendeva
ROMA - Le ragazze in minigonna erano il suo incubo. Il suo obiettivo prediletto. O meglio, quello della sua mini-telecamera, nascosta in una busta di plastica. Era con questo stratagemma che un giovane polacco riprendeva, sempre dal basso verso l'alto, ragazze in minigonna mentre salivano le scale di un negozio della Galleria Sordi, o affacciate sui bordi della fontana di Trevi, o sulla scalinata di Trinità dei Monti a Roma. Ed aveva realizzato diverse cassette di filmati ad insaputa delle giovani. Il 29 enne è finito denunciato dagli agenti del commissariato Trevi per molestie ed ingerenza nella vita privata. Nella sua abitazione i poliziotti hanno trovato i filmati, tra cui anche uno in cui l'uomo ha ripreso una madre che si scopriva il seno per allattare il figlio, ed ora stanno cercando di appurare se l'uomo vendesse anche i film a siti internet.
Monday, July 26, 2004
Allenatore protesta, arbitro spara e lo uccide
JOHANNESBURG (S.Afr) - Un arbitro di calcio sudafricano ha ucciso un allenatore e ferito due giocatori che avevano protestato per la decisione di emettere cartellino giallo a carico di un loro compagno. L'incidente è avvenuto nella città balneare di Kenton-on-Sea ieri, in occasione di un match fra due squadre locali, ha precisato la polizia locale. L'arbitro, furioso per le contestazioni, ha fatto fuoco con un revolver, uccidendo l'allenatore e ferendo due calciatori. Poi è fuggito, ma la polizia è sulle sue tracce.
Thursday, July 22, 2004
Faistraridere Web Chart Winner Luglio 2004
Da questo mese, è stata introdotta la Faistraridere Web Chart dedicata a tutti i ciarlatani milanesi che possiedono un sito.
Il vincitore di questo mese è il noto P.R. (publiche relazioni? pranzi e ricevimenti? personaggio ridicolo?) che ha uno pseudonimo che è tutto dire...non avete ancora capito di chi si tratta? beh...allora visitate il suo bellissimo (?) sito.
http://www.marcomanie.it
kissfaistraridere
Russia, assistenti di volo picchiano passeggero
E' successo durante un volo interno dell'Aeroflot
Erano ubriachi e incapaci di servire il pranzo. Un viaggiatore li accusa di inefficienza, e loro alzano le mani. Tutti sospesi.
MILANO - Rock star con in corpo qualche "mignon" di troppo, o capricciosi viaggiatori in crisi di astinenza da tabacco. C'è una lunga tradizione di risse a bordo di aerei, e le vittime sono sempre tra il personale di bordo. Ma il caso del volo di linea Mosca-Nizhnevartovsk, gestito per la Aeroflot da una compagnia secondaria locale, la Aviaenergo, è davvero unico.
PICCOLO RINFRESCO - Due assistenti di volo hanno spintonato Artyom Chernopup, un viaggiatore sobrio, solo perché li aveva accusati -di essere incapaci di servire il pranzo causa lo stato di alterazione alcolica. L'uomo è sceso dall'aereo con un occhio nero e si è diretto dalla polizia. I due hanno dovuto subire l'etilometro e il risultato è stato indiscutibile: erano brilli.La vittima si era risentita perché dopo molte ore dal decollo il servizio a bordo, che prevedeva il pranzo, non era ancora iniziato. Finalmente l'equipaggio si è dato da fare, quando ormai era iniziata la discesa, ma con risultati modesti: secondo i passeggeri metà dei vassoi sono finiti per terra, pur in mancanza di turbolenze particolari.
DIFESA D'UFFICIO - La compagnia Aeroflot ha avviato le verifiche del caso e sospeso l'equipaggio, formato da "contractors" di altre compagnie. Il personale interno è infatti insufficiente per servire tutti i voli, e la compagnia di bandiera ricorre così ad aziende esterne.
Monday, July 05, 2004
Thursday, July 01, 2004
Wednesday, June 30, 2004
Fai straridere Award Giugno 2004:BIS
la crocifissione. Ha scritto su un foglietto "suicida", poi si e' inchiodato
una mano a una croce costruita apposta nel soggiorno. Solo a quel punto
si e' reso conto dell'insormontabile ostacolo che gli impediva di inchiodarsi
anche l'altra mano.
E' riuscito a chiamare la polizia, che lo ha prontamente portato all'ospedale.
Tuesday, June 29, 2004
Fai straridere Award Giugno 2004
Il Premio della prima edizione del faistraridere award non poteva che vincerlo lei...la nostra cara Oriana Fallaci la quale, dopo l'undici settembre, non potrà più ammirare le torri gemelle dal suo super attico con vista a ground zero. Per questo motivo ha deciso di scrivere libri totalmente idioti dimostrando un'arretratezza mentale degna del medioevo. Cara Oriana, ti dedichiamo con disonore questo premio ricordandoti che noi occidentali, le donne che come te sputavano odio e veleno, le bruciavamo vive.